Una comunità di adolescenti ha due nodi strategici su cui tutti gli operatori devono formarsi, riflettere, crescere: la gestione del conflitto e il carisma nella relazione con gli adolescenti.
Non avere paura di esprimere un dissenso anzi saperlo sostenere, con serenità e lucidità, quando tutto intorno gli animi sono molto agitati è di fondamentale importanza. Ogni adolescente, in casa famiglia, pone molte richieste a volte sono compulsive. Alcune sono richieste normali, giuste e di soddisfazione dei bisogni quotidiani altre sono “sfidanti”.
In questo modo vogliono misurare l’operatore, capire chi hanno di fronte. In alcuni casi, non pochi per la verità, nascondono il desiderio di essere contenuti dallo smarrimento che vivono.
È quindi evidente che se l’operatore reagisce con rabbia, silenzio, paura, chiusura, confusione, smarrimento andrà a provocare la stessa medesima reazione nel ragazzo.
Cosa fare ? Intanto prima di accettare un lavoro in Casa Famiglia bisognerebbe chiesersi se si hanno le attitudini necessarie e poi, in secondo luogo, avviare un percorso formativo permanente di gestione del conflitto.
Il carisma è invece quella capacità personale di interessare, incuriosire, attirare l’attenzione del ragazzo. È certamente un’abilità che si migliora con l’esperienza ma, anche in questo caso, si parte dal vissuto personale di ogni operatore. Se si è lontani da questa capacità bisognerà che l’operatore si chieda se e come intende procedere per colmare questa lacuna.
Se non coltivato, affinato questo carisma si costruiscono relazioni ” malate”. Si rischia di incorrere in una relazione di dipendenza. Può essere il caso in cui le operatrici, non formate, mettono in moto atteggiamenti seduttivi, più o meno inconsapevoli, minando fortemente l’equilibrio del ragazzo e dei suoi coetanei nella comunità.
Gli operatori uomini, senza carisma, incorrono molto spesso in una ” non relazione “. Si limitano a poche frasi di circostanza e nei casi peggiori si sottomettono ai desideri dei ragazzi più scaltri e aggressivi. Immaginate i risultati.
Il lavoro con gli adolescenti è cosa del cuore ( cit. Don Bosco), richiede passione, vocazione. Richiede uno sguardo che sa vedere, nelle tempeste, il sereno.