
L’Educazione è una parola démodé. Di cui temo si sia perso il significato profondo e vitale.
Educare non significa avere una “buona condotta”, che è sempre auspicabile se si vive insieme ad altri. Non è un accumulo di esperienze, della serie più ne faccio e meglio è, non è neanche investire sulla memoria come potrebbe capitare in qualche istituzione scolastica o in qualche Università.
Allenare la memoria non è sintomo di intelligenza, anzi la mortifica e la possibilità che vengano trasmesse idee pre-confezionate sulla vita, sull’amore, la nostra socialità e il desiderio di futuro, è altissima.
Vivere senza lo slancio dell’Educazione è vivere il proprio tempo senza conoscersi, senza conoscere le nostre qualità, le potenzialità che ci possono garantire una vita felice per noi stessi e per le persone che ci circondano. E se non ci conosciamo veramente come possiamo cercare e trovare qualcosa che ci corrisponda profondamente ? La nostra Vocazione.
Il problema finale è proprio questo: è la nostra infelicità! Non nel senso che dobbiamo capire tutto, sapere tutto, non sbagliare e non soffrire ma nell’ incapacità di non ritrovarci e disperdere tutto il vissuto, fatiche e gioie, senza un Senso.
Educare significa compiere un viaggio, un cammino di incontri con se stesso e gli altri. Un cammino visibile e concreto, così che nel momento in cui ti fermi e ti guardi indietro ti accorgi della strada fatta.
Educare significa dare un senso all’esperienza, ricondurla ad uno scopo. Significa credere in qualcosa che ancora non si vede, nel seme che darà la rosa, e investire sulle proprie qualità per far fiorire le qualità di chi incontriamo.
Scendere in profondità e porsi delle domande “trivella” che possano scavare, scendere oltre il tempo frullato e velocissimo di tuti i giorni.
Molto spesso non riusciamo a diventare profondamente quello che siamo perché nessuno è stato disponibile a rischiare la sua fiducia Per noi. Ed è solo la fiducia che ci abilita al cambiamento.
Far crescere qualcuno non significa farlo aderire alle nostre aspettative e ai nostri desideri ma al contrario mostrare il proprio bene nell’accogliere la sua diversità, quello che lui veramente è, senza se e senza ma.
L’educazione è un viaggio molto lungo, non risponde alla cultura della performance, a volte si semina senza raccogliere nulla.
Ma la certezza è che niente, se seminato nel cuore di chi amiamo, va sprecato.